Sono numerosi i finanziamenti agevolati e i prestiti a fondo perduto a cui le PMI italiane possono accedere per ottenere un sostegno utile all’avvio, alla crescita, al rinnovamento e alla competitività nel settore della piccola-media impresa.

Elargiti a fronte di investimenti mirati (acquisto di beni o servizi, attività di R&D, etc) possono coprire una parte variabile delle spese, e presentano per i richiedenti numerosi vantaggi, come l’assenza dell’obbligo di restituzione del prestito. Quali sono per il 2024 i più le più interessanti opportunità di finanziamento agevolato a sostegno dell’imprenditorialità?

Si tratta di un bando promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia che ha l’obiettivo di favorire la nascita e l’evoluzione di startup innovative, incentivando parallelamente l’occupazione e l’economia digitale del paese. 

Il sostegno prevede finanziamenti agevolati e a fondo perduto a copertura dei progetti di sviluppo o di consolidamento delle attività aziendali, per un valore compreso tra i 100.000 e 1.500.000 euro.

I finanziamenti Smart&Start sono a tasso zero, non richiedono garanzie e coprono l’80% delle spese ammissibili, percentuale che sale al 90% se la startup è costituita da donne e/o da imprenditori under 36, oppure se tra i soci c’è almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) da non oltre 6 anni, impegnato all’estero da almeno 3 anni in attività di ricerca o didattica.

Il bando è di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è il Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud ad averne definito le modalita e a presiedere alla sua attuazione, affidata a Invitalia.

Il bando offre finanziamenti a fondo perduto, agevolazioni fiscali e finanziamenti agevolati per la creazione di nuove attività imprenditoriali e libero professionali, oppure per la modernizzazione e la crescita di quelle già presenti, in particolare:

Rivolto a richiedenti con età compresa tra i 18 e i 55 anni, il bando si propone l’obiettivo di stimolare lo sviluppo delle regioni del centro-sud Italia, limitando la fuga dei giovani verso altre aree della penisola o verso l’estero.

Può essere coperto il 100% delle spese ammissibili, il 50% con contributo a fondo perduto e l’altro 50% con finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con interessi a carico di Invitalia.

Sempre gestito da Invitalia, ma promosso dal Ministero della cultura, questo incentivo si propone di supportare la nascita e l’evoluzione di iniziative all’interno dell’industria culturale, turistica e creativa delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Favorisce ad esempio la nascita di startup, la crescita delle imprese consolidate, i progetti dei soggetti appartenenti al terzo settore, le reti di impresa e le aggregazioni tra imprese per la creazione di sistemi produttivi collaborativi.

Sono previsti finanziamenti agevolati a tasso zero e contributi a fondo perduto sulle spese ammesse, con una copertura pari all’80% dei costi, che possono arrivare al 90% per premialità aggiuntive dedicate a giovani, donne e imprese con rating di legalità.

È promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico a supporto delle micro e piccole imprese che sono formate per la maggior parte (51%) o totalmente da donne di tutte le età o da giovani tra i 18 e i 35 anni. Il suo scopo è finanziare le imprese che desiderano attivare nuove iniziative, ampliare o diversificare il loro business o trasformare le attività già presenti, in particolare nei settori servizi, manifatturiero, turismo e commercio.

Può essere coperto fino al 90% delle spese, rimborsabili in 10 anni. Sono due le linee di finanziamento, una rivolta alle imprese costituite da meno di 3 anni e l’altra a quelle che hanno tra i 3 ei 5 anni. 

Le prime possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni, accedendo a una combinazione di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto. Le seconde, possono vedersi coperti gli investimenti fino a 3 milioni di euro e contare sempre su un mix di finanziamenti tasso zero e contributi fondo perduto.

Il Contratto di Sviluppo è rivolto ai grandi investimenti nel settore industriale, turistico, agro-industriale e di tutela ambientale. Può includere uno o più progetti di investimento, ma anche le attività di innovazione e R&S funzionali agli obiettivi del progetto stesso oppure la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

Richiede investimenti minimi di 20 milioni di euro (7,5 milioni di euro per i progetti turistici nelle aree interne della penisola, per quelle che recuperano strutture dismesse o per attività di trasformazione di prodotti agricoli). Le destinatarie possono essere imprese italiane o estere fino a gruppi di massimo 5 imprese, comprensive di impresa proponente, imprese aderenti e soggetti partecipanti ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Sono previsti contributi a fondo perduto alla spesa e in conto impianti, finanziamenti agevolati e contributi in conto interessi.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy mette a disposizione anche la misura Beni strumentali o “Nuova Sabatini”, che facilita l’accesso al credito delle imprese al fine di ottimizzare la competitività del sistema produttivo italiano.

Con questa agevolazione può essere supportato l’acquisto o il leasing di macchinari, impianti, beni strumentali, hardware, software e tecnologie digitali. L’iniziativa si rivolge alle PMI di tutti i settori produttivi (tranne quelle che si occupano di attività finanziarie e assicurative).

Il sostegno consiste nella concessione di finanziamenti alle micro e piccole imprese da parte delle banche e degli intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., ma anche di contributi forniti dal Ministero commisurati agli interessi sui finanziamenti ottenuti.

Tra gli aiuti economici che le PMI italiane possono richiedere c’è da anni anche il Fondo di Garanzia, che aiuta le imprese a superare una delle loro più grandi difficoltà, ossia proprio l’accesso al credito, reso difficoltoso dalla richiesta di garanzie che numerose piccole e medie imprese non possono fornire.

Questo strumento, varato dal Ministero dello Sviluppo Economico, riesce ad accompagnare le imprese nella richiesta di prestiti e mutui presso le banche. Tra i possibili destinatari ci sono le PMI iscritte alla Camera di Commercio di riferimento, ma anche i liberi professionisti iscritti ai Consorzi e a un albo riconosciuto dal MiSE. Il Fondo non interviene nel rapporto impresa e istituto di credito o nelle condizioni del contratto, ma assicura il prestito con una garanzia, che copre fino all’80% dell’importo richiesto.

Queste sono solo alcune delle principali opportunità di finanziamenti agevolati per le imprese italiane nel 2024. Le specifiche condizioni e modalità di accesso ai finanziamenti possono ovviamente variare; perciò, ti consigliamo di consultare sempre i siti ufficiali dei programmi e delle istituzioni competenti, per ottenere informazioni aggiornate.

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